Quando sua madre muore, suo fratello gli consegna le chiavi della casa del genitore per andare nell’appartamento della defunta, un tempo inferma, così da recuperare le sue cose. Accidentalmente Gianni si siede sulla sedia a rotelle della madre e in quel momento entra nell’appartamento Alessia, la nuova vicina di casa, che convinta che lui sia disabile si offre per fargli assistenza. È così che Gianni, pronto a questa nuova conquista, si finge paraplegico per far leva sulla pietà della ragazza, pur di sedurla. Pietà… già, perché secondo l’uomo questo è l’unico sentimento che una persona affetta da disabilità può provocare in un’altra sana. Sarà costretto a ricredersi, però, quando una domenica Alessia lo invita nella casa in campagna della sua famiglia e lui incontra la sorella della ragazza, Chiara (Miriam Leone), una bellissima donna costretta sulla sedia a rotelle da un incidente, da cui rimane subito affascinato. Poiché entrambi paraplegici – o almeno questo è quello che crede Chiara – finiscono per avvicinarsi sempre più, tanto che l’uomo inizia a provare dei veri sentimenti per la ragazza, rivalutando la sua visione della disabilità e anche dell’amore. Chiara, però, ignora che lui sia capace non solo di camminare, ma addirittura di correre…